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Isaakjan, Avetik Saakovic.

Poeta armeno. Esiliato dal regime zarista dopo la rivoluzione del 1905, poté tornare definitivamente in Armenia solo nel 1936. La sua lirica è intrisa di risvolti sociali e di sconforti esistenziali, derivati forse dall'isolamento in cui venne a trovarsi. Tra le sue opere la raccolta in versi Canti e ferite (1897), di ispirazione patriottica, e il poema Abul-Al-Maari (1909-1911), dal quale traspare la sua avversione verso la società borghese. Nel 1946 ricevette quale riconoscimento ufficiale il premio Stalin (Aleksandropol', odierna Leninakan 1875 - Erevan 1957).